Il 31 maggio 2016 si è tenuta la serata di presentazione del servizio di ginecologia e consulenza sessuale per donne e coppie adulte. La dott.ssa Valentina Tulisso, psicologa e responsabile del servizio di consulenza per la prevenzione e sviluppo del benessere sessuale, ha predisposto questo breve riassunto dei temi trattati durante l’incontro.
La dott.ssa Tulisso può essere contattata tramite e-mail scrivendo a info@consultorioudinese.it.
Quando parliamo di sessualità non parliamo semplicemente dell’atto sessuale, ma di una dimensione più ampia dell’essere umano che contribuisce a costruire l’identità della persona. In questa particolare dimensione si intrecciano diversi aspetti e significati.
Il primo da considerare è la componente anatomico – fisiologica, per poter distinguere il sintomo da causa organica, psicologica o mista. Per questo motivo è doveroso collaborare a fianco a un medico specializzato. Secondariamente in base al problema e alla richiesta si tengono in considerazioni altri aspetti: fattori psicologici, relazionali e socio – culturali.
Questo perché il piacere stesso è un aspetto soggettivo, non è semplicemente la reazione alla percezione di determinati stimoli. Infatti, il piacere è la qualità che attribuiamo soggettivamente a un’esperienza. Questo vale anche per il piacere sessuale, tanto che si dice che l’organo sessuale principale è la psiche. Le sensazioni che giungono dai nostri organi di senso non possono trasformarsi in esperienza di piacere se non vengono elaborati dalla mente, il cui ruolo è quello di percepire, accogliere e dare risonanza allo stimolo.
Tenendo quindi al centro la percezione soggettiva del piacere, nella fase di accoglienza della problematica della donna si fa riferimento al ciclo di risposta sessuale, cioè l’insieme di risposte fisiche e psicologiche che avvengono in seguito alla stimolazione sessuale e che prevede le seguenti fasi: desiderio, eccitazione, plateau, orgasmo e risoluzione. Ogni fase è legata alla successiva, generando un effetto di potenziamento o di inibizione. Al centro di tutto il processo vi è il piacere che accompagna, mantiene, amplifica e colora il ciclo di risposta sessuale. Per ogni fase si possono riscontrare alcune difficoltà che possono interferire con il processo e conseguentemente con la soddisfazione sessuale. Ad esempio, può riscontrarsi un desiderio sessuale basso o assente; una carenza di modificazioni fisiche oggettive o una carenza della componente soggettiva del piacere o entrambe; una difficoltà ad accettare l’eccitazione e amplificarla; un’incapacità di raggiungere l’orgasmo. Inoltre, oltre a difficoltà dovute all’assenza del piacere si possono riscontrare problemi associati al dolore. Si parla, infatti, di dispareunia, quando la donna lamenta dolore percepito durante o in seguito al rapporto sessuale, e di vaginismo, che comporta una contrazione involontaria dei muscoli vaginali che impediscono la penetrazione.
I fattori che possono incidere sul ciclo di risposta sessuale possono essere molteplici. In primo luogo è bene verificare la presenza di condizioni mediche oggettive. In secondo luogo si indagano: aspetti intrapsichici e aspetti relazionali. Nell’esplorare questi due piani, attenzione va data alla storia attuale e passata della persona, per cogliere come determinate esperienze o situazioni attuali possano spiegare il problema presentato. Un altro aspetto da considerare è quello socio – culturale, quindi come la cultura di appartenenza o determinati stereotipi o influenze sociali possano impattare sull’immagine e il ruolo della donna. Infine un da tenere in considerazione è la consapevolezza corporea, poiché una scarsa conoscenza del proprio corpo può generare fantasie, paure o idee irrazionali.
Il fine della consulenza sessuale è quindi quella di comprendere il sintomo dandone un significato soggettivo, al fine di ripristinare una soddisfazione sessuale, che passa attraverso una maggiore consapevolezza di sé, una ricerca del piacere e una libera espressione della propria sessualità.
Giugno 11, 2016